Come scegliere il colore per il tuo brand evitando di commettere errori?
Non importa se amministri un’azienda che produce portoni blindati o persiane, oppure sei il titolare di un’attività che commercializza porte e finestre.
Ad ogni modo, al tuo brand dovrà essere associato almeno un colore.
E il tuo marchio? Di che colore è?
E’ blu cobalto o rosso mattone? Verde militare, giallo paglierino o cosa?
Se ancora non l’hai deciso, oppure stai valutando dei cambiamenti per trovare il colore che rappresenti al meglio i valori della tua azienda, questo è il post che fa per te!
Perché è così importante abbinare un colore al proprio brand?
Semplice: i colori trasmettono delle sensazioni che possono influenzare l’orientamento del pubblico nella scelta dei prodotti o dei servizi.
Pertanto optare per un colore, invece che un altro, stimola le persone a farsi una certa idea (positiva o negativa) sulla tua azienda, a fidarsi (o meno) dei tuoi servizi e a preferire i tuoi serramenti o quelli di altri.
La teoria dei colori è studiata da esperti in psicologia e in neuromarketing.
La percezione visiva che abbiamo dei colori è creata dal nostro cervello ed è capace di stimolare risposte emotive differenti in ognuno di noi, in base anche alle esperienze e al contesto sociale nel quale operiamo.
Il colore, assieme ad altri elementi grafici del brand, riveste quindi un ruolo importante durante tutto il processo di acquisto di un prodotto e nella percezione che il pubblico ha di una certa marca.
Tutto questo dovrebbe farti capire perché è fondamentale scegliere con la dovuta attenzione il colore del brand aziendale (o di quelli che contraddistinguono i tuoi prodotti) con l’obiettivo di rafforzare la loro forza comunicativa.
Pensa alla Coca Cola: se avesse scelto, al posto del rosso, il colore verde o viola avrebbe avuto lo stesso successo?
Appurata che l’efficacia di un brand dipende anche dalla scelta del suo colore, non vorrei che però passasse il messaggio sbagliato.
Non basta certo scegliere il colore “giusto” per garantire il successo di un marchio.
Ci sono tanti fattori per costruire un brand di successo: il naming (o nome del prodotto o dell’azienda), il payoff , la value proposition (o proposta di valore), il servizio, i tempi di consegna, l’assistenza clienti, ecc.
Una cosa però è certa: utilizzare il colore sbagliato, è molto rischioso per la comunicazione di un brand.
Cosa significa tutto questo?
Diciamo che, rispetto al paese, al contesto culturale o al settore merceologico a cui si riferisce, un colore può essere interpretato in un modo, invece che un altro.
Nella cultura occidentale, ad esempio, il rosso viene associato alla passione, all’amore o all’energia, mentre in Cina il rosso è il colore del matrimonio, simbolo di felicità, fortuna e prosperità.
Insomma: il colore di un brand che funziona in un paese, potrebbe avere problemi in un altro.
Quali sono i criteri per valutare come scegliere il colore del tuo brand?
Verso quale tonalità dovrebbe puntare la grafica del tuo sito web, il catalogo o le brochure e i restanti materiali (online e offline) che comunicano i suoi valori?
Non esiste una risposta univoca e corretta.
Esistono però diverse scelte, che alla fine, potrebbero risultare non solo sbagliate, ma anche dannose.
Molto spesso gli imprenditori adottano un colore in base a motivi o gusti personali.
Premesso che non c’è nulla di male ad avere delle preferenze per un colore, occorre comunque fare attenzione.
La prima cosa da valutare è capire se ci sono altri concorrenti che hanno già scelto quel colore e lo stanno utilizzando per diffondere sul mercato il messaggio legato ai loro prodotti.
In qualità di consulente marketing, ti dico che sarebbe assolutamente controproducente per qualsiasi azienda adottare lo stesso colore di un marchio forte o storico, che compete nello stesso settore o sulla medesima “piazza”.
Facciamo qualche esempio?
Un’azienda che produce porte in massello, non dovrebbe commettere l’errore di scegliere il verde: il colore utilizzato da Garofoli.
Così come un’azienda di finestre in PVC dovrebbe stare attenta a non usare il rosso (scelto da Internorm) o l’arancione che ricorda Finstral.
Lo ricorda talmente bene, che la stessa azienda ha creato i cosiddetti “Punti Arancio”: rivenditori-partner che hanno allestito lo showroom in cui l’arancione predomina e ciò serve a “legare” l’immagine del loro brand a quello dell’azienda con cui collaborano.
Se qualcuno pensa che queste cose riguardano solo le grandi aziende, è in errore…
Anche se qualcuno gestisse una piccola falegnameria in piccolo paese, valgono gli stessi principi appena analizzati.
Perché sovrapporre i colori a quelli di un altro? Perché alimentare “confusione”?
Tutto chiaro?
Bene, ora potresti pensare che scegliere un colore per un brand sia un esercizio facile e veloce.
Basta solo sceglierne uno che non usano i concorrenti storici e che non sia in contrasto con le culture del luogo, giusto?
Sbagliato!
Il significato dei colori
Devi sapere che esiste un’apposita disciplina denominata psicologia del colore, che studia le diverse sensazioni che associano le persone ai colori (piacere, benessere, vitalità, entusiasmo, ecc) oppure: insicurezza, ansia, paura, ecc.
Se desideri pertanto che il pubblico non abbia una cattiva percezione della tua azienda o dei tuoi prodotti, devi scegliere il colore del brand partendo da basi scientifiche.
Ad ogni colore, nella cultura occidentale, è associato un preciso significato.
Vuoi scoprire i colori che utilizzano le aziende di serramenti per comunicare i loro prodotti?
Ecco un veloce elenco dei principali colori/significati e quelli scelti da diversi marchi del nostro settore e non.
GIALLO
Viene associato alla creatività, alla felicità, all’ottimismo, nonché all’intelligenza e al dinamismo. E’ un colore solare ed energetico.
Viene utilizzato da aziende petrolifere come Agip e Shell, ma anche da Ikea e Mc Donald’s.
Nel nostro settore è stato scelto da Spi e Hormann
ROSSO
Come abbiamo visto è un colore che trasmette passione, amore, vitalità ed eccitazione. E’ utilizzato anche per attirare l’attenzione e creare un senso di urgenza.
Non a caso è stato scelto da aziende alimentari o di bevande: Barilla, Ferrero, Nutella e Coca-Cola, ma anche da quelle aziende che non vogliono passare inosservate: Ferrari e Lego.
Nel nostro settore, oltre che da Internorm, il rosso è stato scelto anche da Velux, Oikos e Metra.
BLU
Trasmette sicurezza, lealtà, affidabilità e confidenza. Ispira anche riflessività e pensiero ponderato.
Per questi motivi è molto utilizzato nel campo finanziario, assicurativo e tecnologico. Esempi si riscontrano in marchi come IBM, Allianz, American Express, Facebook e Samsung.
Nel settore serramenti è stato scelto da marchi come Scrigno, Oknoplast, Ponzio e Master.
ARANCIONE
L’arancione è un colore tra il rosso e il giallo. Comunica creatività, dinamicità, vivacità e senso di avventura, ovvero le medesime sensazioni che promettono brand come Fanta, Amazon, Harley Davidson e TNT.
Nel settore serramenti è stato scelto da Finstral, Pail Serramenti e Finestre OLTRE.
VERDE
I concetti a cui è legato sono: natura, freschezza, salute, calma e tranquillità.
E’ un colore che ritroviamo quindi nel campo delle bevande, ma anche della sostenibilità ambientale e dell’ecologia.
Scelto da marchi quali Heineken, Carlsberg, Starbucks, Land Rover e Greenpeace. Usato anche da Whatsapp, Android, Acer e quelle marche che vogliono creare un senso di fiducia con il pubblico.
Schùco, Domal, Campesato nei loro loghi hanno il colore verde.
VIOLA
Il viola è un colore molto particolare, legato all’introspezione e alla spiritualità.
E’ usato nel marketing quando si desidera trasmettere eleganza, prestigio e il senso del lusso, ma anche da coloro che vogliono evocare il magico e il misterioso, una tra tante la Disney.
Usato anche da aziende come Yahoo, Milka e FedEx.
BIANCO E NERO
Il bianco e il nero non sono propriamente colori, possono infatti essere usati in accoppiata con altri colori per creare un contrasto, oppure abbinati l’un l’altro per ottenere un logo minimalista e puro, qualcosa di iconico e ad alto impatto visivo.
Adottati soprattutto nell’abbigliamento da marchi come Nike, Adidas, Gucci, Armani, Chanel e Prada, trasmette un senso di potenza, ma anche di eleganza, serietà ed equilibrio.
Nel nostro settore vengono utilizzati da aziende come Dierre, Finnova, Tecnoplast, Silvelox, Sciuker Frames e Bertolotto Porte.
GRIGIO
E’ il colore neutro per eccellenza.
Esprime solidità, durevolezza e resistenza, tutte caratteristiche associate al metallo. Non a caso molte case automobilistiche l’hanno scelto per i loro loghi, come Audi e Peugeot.
Nel nostro settore è adottato da Domal, Uniform, Fossati e Torterolo & Re.
MARRONE
Questo colore comunica comfort, tradizione, robustezza e artigianalità.
Scelto da Eataly, Louis Vuitton e dal Gruppo AIP Porte.
Quanti colori servono ad un brand?
Rispetto al colore principale, molte aziende per il loro marchio, spesso hanno scelto uno o più colori di contorno.
Non tutte infatti hanno un logo monocromatico. Questo dipende dalla tipologia del colore e soprattutto dalle scelte grafiche.
Desideri adottare un nuovo colore da associare alla campagna di marketing per il lancio della tua nuova collezione di serramenti?
Il cerchio cromatico
Per semplificarti la scelta parti sempre dal cerchio cromatico (o ruota dei colori): uno strumento molto utile per individuare le diverse combinazioni di colori ed evitare di commettere errori, che potrebbero compromettere l’efficacia della tua comunicazione.
Come puoi notare: 3 sono i colori primari (giallo, rosso e blu) e 3 quelli secondari (arancione, viola e verde) seguiti da quelli terziari.
Sei hai un brand monocromatico (1 solo colore), ti servirà per selezionare altri colori da accostare a quello principale sia per la grafica del sito o del blog, che per gli altri materiali promozionali o per i gadget aziendali.
I colori caldi e quelli freddi
Stai valutando come scegliere il colore per il tuo nuovo brand?
Ti stai orientando più verso i colori caldi o quelli freddi?
Il cerchio cromatico rivela la differenza tra colori caldi e colori freddi.
Se si divide la ruota in due parti: un lato mostrerà i colori caldi (rosso, arancione, giallo) e le variazioni di questi tre. Si tratta di colori intensi, energici e vivaci.
Dall’altro lato della ruota ci sono i colori freddi: verde, blu e viola intenso. Sono più tenui e trasmettono un senso di calma e tranquillità.
Desideri che la tua attività comunichi fiducia, affidabilità e competenza?
Scegli un colore freddo come il blu!
Vuoi che il brand comunichi forza e passione?
Valuta un colore caldo come il rosso per attrarre la clientela.
Considerare le combinazioni tipiche dei colori è essenziale per scegliere quelli giusti.
Dopo anni in cui hai cambiato a più riprese il colore, ora finalmente desideri sceglierne uno con un preciso significato da associare al tuo marchio?
Bene! Come suggerisco sempre durante le mie consulenze di marketing: non deciderlo in base al tuo gusto personale, ma pensa a come potrebbe essere percepito dai tuoi clienti.
Prima di sceglierlo tieni in considerazione tutti gli elementi che abbiamo analizzato prima: il contesto, il significato di quel colore e soprattutto se non è già stato utilizzato da qualche altro concorrente diretto.
Ti ho già detto che copiare il colore di un competitor, non è la scelta più saggia, vero? 😀
Ora hai una buona base per definirlo.
Ricordati sempre che i criteri indicati non sono la “verità assoluta”, ma ti potranno aiutare ad andare oltre il “mi piace/non mi piace” che solitamente guida le scelte sui colori e non solo…