Come ideare il nome di un serramento?

"6 consigli utili per dare il giusto naming a un infisso"

Hai progettato un nuovo modello di finestra o una nuova collezione di porte interne? 

Dopo mesi di duro lavoro, finalmente hai deciso di lanciare sul mercato i tuoi nuovi infissi?

Non sai però quale naming dare ai tuoi prodotti?

Se desideri capire come ideare il nome di un serramento, sei nel posto giusto! 

Del resto una decisione del genere, è fondamentale per il successo di un brand, un prodotto o un’azienda.

 

Come trovare il nome giusto per un serramento?

Il naming (dall’inglese: “denominare”) è quella attività del marketing che studia la scelta del nome più adatto da dare ad un prodotto o un servizio.

Esistono diversi criteri che possono essere utilizzati, affinché nessuno possa commettere degli errori su come ideare il nome di un serramento.

Non si tratta di un problema di mancanza di fantasia o di creatività, ma di rispettare alcune regole per denominare i prodotti nella maniera corretta.

 

3 cose da evitare nella creazione del naming di un infisso

Sul mercato sono frequenti i casi in cui i nomi dei serramenti (finestre e persiane in primis) vengono scelti con i seguenti criteri:

1) Nomi di fantasia che non hanno alcuna relazione con le caratteristiche del prodotto o  dell’azienda che li costruisce, né tantomeno con i bisogni o i desideri che dovrebbe soddisfare quella specifica tipologia di serramento.

Vuoi un esempio?

Finestra modello: “Venere”, “Cassiopea”, “Andromeda”, “Vega”, “Bilancia”, ecc. 

Parliamo di pianeti, costellazioni o di infissi?

2) Nomi che ricordano le sigle dei diversi profili in alluminio o in PVC delle aziende fornitrici, unito al nome della ditta o alla ragione sociale dell’impresa che realizza il prodotto finale.

Ecco, anche qui, alcuni esempi:  Serramenti “Rossi” finestre in alluminio modello Schuco AWS 65 o Infissi “Bianchi” finestre in PVC twins 70.

3) Nomi già utilizzati da altre aziende concorrenti o che richiamano fortemente il nome di una marca già nota sul mercato.

La scelta del naming effettuata con questi criteri è sbagliata in partenza, perché, oltre a non colpire l’attenzione del pubblico, può generare confusione e non restare impressa nella mente delle persone.

Vuoi davvero ideare il nome più giusto per i tuoi serramenti? 

Allora non usare naming che richiamano quelli di altri competitors o che non consentono alcuna differenziazione o vantaggio identificativo, anche in relazione alla futura promozione del prodotto stesso.

 

L’origine del problema

Prima di esaminare il metodo corretto su come ideare il nome giusto di un serramento, occorre fare una precisazione: spesso il nome della ditta o della ragione sociale dell’azienda produttrice è anche il naming del suo brand.

Questo meccanismo potrebbe innescare una serie di problemi, tra cui la cosiddetta: estensione di linea.

In pratica si comincia a promuovere una serie di collezioni e/o modelli di serramenti, che ovviamente non hanno un vero brand (o un nome distintivo), ma prendono il nome generico o una sigla più “il nome dell’impresa”.

Sai questo cosa vuol dire? 

Che gli agenti o i venditori di quell’azienda faranno un’enorme fatica a differenziare i propri prodotti da quelli della concorrenza. 

Del resto se un serramento non ha un brand con un naming unico, vivrà sempre di luce riflessa rispetto al nome dell’azienda che lo produce.

Non ci vuole molto per capire che tra “Prolux” di Oknoplast e il modello S8000 della ditta “Mario Rossi di Strangolagalli”, esiste una grande differenza in termini di percezioni che suscita un certo nome rispetto ad altri. 

In passato questo problema si avvertiva di meno, perché esistevano meno prodotti o modelli in commercio.

Davanti a poche alternative il consumatore poteva scegliere facilmente, rispetto al surplus che c’è oggi sul mercato.

Siccome la mente umana è “pigra”, tendenzialmente favorisce quei nomi che comprende più facilmente rispetto agli altri e a cui può attribuire dei significati ben precisi. 

 

Il naming serve per differenziare il tuo prodotto dagli altri brand

Oggi i tempi sono cambiati.

Ogni nome da abbinare ad un prodotto deve rappresentare una precisa scelta di marketing capace di creare un’immagine ben definita nella mente del cliente, che deve comunicare una storia, una caratteristica specifica o distintiva del prodotto medesimo.

Per questo motivo trovare il giusto nome da dare ad un prodotto, è un argomento che non deve essere affrontato con leggerezza, al pari del colore del logo o del payoff del brand.

 

Posizionamento e naming

Creare il nome di serramento significa anche costruire una storia e determinare il suo posizionamento di marca o gli elementi che lo distinguono dagli altri.

 

Un nome di una marca (o di un brand) efficace può contribuire sensibilmente al successo del prodotto stesso” Philip Kotler

 

Un’attività di naming efficace deve considerare quindi alcuni aspetti preliminari, quali:

 

  • Un’analisi dettagliata del mercato di riferimento.
  • Un’analisi dei prodotti della concorrenza .
  • La valutazione del target a cui è destinato, tenendo conto anche del contesto o di eventuali questioni di carattere culturale, sociale e linguistico.
  • I bisogni o i desideri delle persone che quella marca soddisfa.

 

6 consigli utili per ideare il nome di un serramento

Il naming da assegnare ad un prodotto è influenzato dalla tipologia di infisso: Porta interna o finestra? Persiana o portone blindato?

Premesso questo, in linea generale, il nome deve essere:

1) Facile da pronunciare e da memorizzare.

Se devi fare lo spelling ogni volta che lo devi ricordare ad un potenziale cliente, significa che non hai rispettato questo parametro.

2) Descrittivo e con un preciso e chiaro significato: non deve presentare ambiguità interpretative.

3) Non deve essere troppo lungo.

In generale sono preferibili nomi brevi, leggibili e incisivi. 

4) Rispettoso dell’identità e dei valori dell’azienda che lo produce.

5) Orientato al bisogno o al desiderio che soddisfa rispetto al target a cui si rivolge,

6) Espressione dei benefici o dei vantaggi a cui è collegato il prodotto.

Il nome scelto, infine, deve considerare associazioni e significati che possono essere attribuiti in altre lingue, diverse da quella del paese d’origine, laddove vuole essere venduto anche all’Estero.

Se, al contrario, è destinato solo al mercato italiano, attenzione a utilizzare nomi stranieri o di derivazione latina o greca, come ad esempio: Anthos, Anthea, Aphrodite, Pegaso, Titanus o Sleek, Sentry, Sinergy, Spet, Visual,  ecc.

Più il nome risulterà difficile da associare o pronunciare, maggiori sforzi comunicativi saranno necessari per promuoverlo nel nostro paese. 

 

La cosa più importante di un naming

Desideri trovare il nome giusto per un serramento?

Un buon naming deve essere in grado di richiamare nella mente dei consumatori concetti positivi, valori o idee specifiche, contribuendo così alla costruzione della personalità della marca e a distinguersi dagli altri.

Nell’ideazione del nome da assegnare a un serramento, occorre studiare anche quelli della concorrenza, in modo da evitare che il proprio si confonda o si accosti troppo a quelli dei competitors.

In qualità di consulente di marketing per esperienza ti dico che non esiste strategia peggiore che copiare, anche involontariamente, il nome di un brand già conosciuto sul mercato. 

Non è solo una questione di stile.

Con la “promozione indiretta” di quella marca già esistente, andresti a rafforzare il suo posizionamento.

La regola base da seguire, quindi, è quella di creare un nome originale per ogni singolo brand.

 

1 nome = 1 prodotto = 1 brand

 

Nel settore serramenti è raro trovare un approccio del genere, ma potrebbe essere il più efficace. 

Procter & Gamble” per i suoi prodotti non utilizza nomi che suggeriscono un’appartenenza aziendale.

Preferisce coniarli in modo da posizionare subito il prodotto nella mente del cliente.

Acuni esempi famosi: Dash “per indumenti bianchi”, Lenor “per le lenzuola morbide e profumate”, Ace Gentile “per indumenti delicati”, ecc.

Se stai pensando che non sei una multinazionale e che non puoi permetterti investimenti pubblicitari a sei zeri, resta il fatto che il principio del posizionamento di marca, oltre ad essere valido anche per il settore serramenti, può essere applicato anche in un mercato più ristretto o locale, applicando i giusti adattamenti del caso.

Ovviamente questo dipende da impresa a impresa, dalla tipologia di attività, dalla storicità del marchio e dagli obiettivi di marca che si intendono raggiungere.

 

Cosa fare dopo aver trovato il nome giusto?

Dopo tanta fatica finalmente sei giunto al nome che cercavi per il lancio del tuo nuovo prodotto?

Hai stampato cataloghi e brochure e hai anche aggiornato il tuo sito web?

E se quel nome non fosse “libero” o fosse già usato da altri?

Sarebbe il colmo scoprire, dopo qualche anno, che il marchio del tuo prodotto era già stato registrato da un’altra azienda del settore che ora lo rivendica.

Il rischio potrebbe essere quello di doverlo cambiare, gettando all’aria tempo e investimenti in denaro tesi alla promozione dei tuoi serramenti. 

La registrazione di un marchio quindi è fondamentale, prima ancora di immettere il prodotto sul mercato.

Il discorso ovviamente va esteso anche all’account di posta elettronica, al dominio del sito web e ai social network.

Certo non è facile ideare subito quello perfetto.

Nomi efficaci spesso derivano da parole semplici.

Se ancora non hai trovato il nome giusto per un serramento, affidati ad un consulente di marketing esperto in materia, meglio ancora se specializzato nel settore da cui provieni. 

Altrimenti puoi seguire questi consigli, in modo da rendere la comunicazione del brand più efficace ed evitare di fare scelte che potrebbero danneggiare l’attività. 

Ricorda: il “naming”, come un diamante, è per sempre (o almeno fino a quando durerà il prodotto sul mercato).

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